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Archivi Mensili: dicembre 2016

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Merry Christmas and Happy New Year by www.archiviomauriziospatola.com

21 mercoledì Dic 2016

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Milano. Poesia, arte e Futurismo: incontro alla Casa della Poesia

20 martedì Dic 2016

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Laboratorio Formentini; Tomaso Kemeny; Roberto Floreani

 

giovedì 22 Dicembre, ore 19:30 – LABORATORIO FORMENTINI

L’arte è totale o non è

a cura di Tomaso Kemeny

Serata dedicata a poesia, arte e futurismo e agli auguri di Natale, il prossimo giovedì alla casa della Poesia!

 

L’artista Roberto Floreani parlerà della pittura e della poesia futuriste a partire da Boccioni.

Inoltre verrà presentato il suo ultimo libro “I futuristi e la grande guerra”.

Nell’occasione gli innamorati della poesia potranno scambiarsi gli auguri di Buon Natale e di Felice Anno Nuovo.

La Casa della Poesia, Laboratorio Formentini, via Formentini 10,Milano – Ingresso libero

La Casa della Poesia di Milano

web: www.lacasadellapoesia.com

e-mail: segreteria@lacasadellapoesia.com

 

Come raggiungere con i mezzi pubblici via Formentini 10 – Milano:

Metro: M2 Lanza, M3 Montenapoleone, M1 Cordusio

Tram: 2, 4, 12, 14

Autobus 57, 61

 

 

Modena. Sound, arte, architettura: Zimoun alla Palazzina dei Giardini

19 lunedì Dic 2016

Posted by archiviomauriziospatola in Arte, Musica

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Galleria Civica di Modena; Filippo Aldovini; NODE Festival

 

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                                                               ZIMOUN
                        605 prepared dc-motors, cardboard boxes

                                               a cura di Filippo Aldovini
                                             nell’ambito di NODE festival

                                                  Galleria civica di Modena
                       Palazzina dei Giardini – corso Canalgrande, Modena

                                           22 ottobre 2016 – 5 marzo 2017

Inaugurata sabato 22 ottobre alle ore 18.00 nell’ambito di NODE festival, “605 prepared dc-motors, cardboard boxes”, prima mostra personale in un museo italiano dell’artista svizzero Zimoun, noto per le sue opere che uniscono sound art e architettura degli spazi.

La mostra, a cura di Filippo Aldovini, è organizzata e prodotta da Galleria civica di Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena in collaborazione con Associazione Lemniscata e fuse*.

La mostra coinvolge le cinque sale della Palazzina dei Giardini di Modena, ciascuna delle quali abitata da un’installazione meccanica costruita con materiali semplici – scatole di cartone, sfere di cotone, cavi di metallo, legno, etc. – e corredata da sistemi automatici che generano movimenti e rumori. Complessi organismi viventi in grado di abitare lo spazio in cui vengono allestiti per mezzo di un sottile e mai banale rapporto tra suono e volumetria circostante.

Attraverso oggetti industriali di uso comune e costruzioni minimaliste, Zimoun esplora il ritmo meccanico, la tensione tra i modelli ordinati del Modernismo e la forza caotica della vita. Nel suo lavoro si riuniscono le competenze dell’ingegnere, dell’architetto, dell’artigiano, del ricercatore, dell’arrangiatore e del direttore d’orchestra.

Autodidatta, ossessionato dalla semplicità degli oggetti, dai movimenti e dai suoni generati da essi, continua a opporsi stoicamente alla dittatura dei nuovi media e della tecnologia, ricordandoci come l’artista possa trasformare la percezione di ciò che ci circonda.

Attraverso l’utilizzo volontario di titoli che descrivono le sue opere semplicemente come un elenco dei materiali e delle componenti meccaniche utilizzate, le sculture sonore di Zimoun richiedono all’osservatore un ulteriore sforzo di immaginazione, rendendolo attivamente partecipe nel completamento dell’opera stessa.

“Nelle mie opere si ascolta ciò che si vede. Così la relazione tra i materiali, il movimento e il suono è chiara ed essenziale.” – Zimoun.

L’esposizione è accompagnata dal catalogo ZIMOUN. 605 prepared dc-motors, cardboard boxes, un libro-oggetto sonoro a cura di Filippo Aldovini, autore dei testi insieme al critico e curatore Marco Mancuso, direttore di Digicult. La pubblicazione, in 400 copie numerate, è stata disegnata e impaginata da Luca Lattuga con fotografie di Paolo Terzi, ed è prodotta dalla Galleria civica di Modena con il contributo di Scatolificio Cartotecnica Modenese.

Zimoun (1977, Berna) vive e lavora a Berna, in Svizzera. Di recente le sue opere sono state esposte al Nam June Paik Art Center, Corea del Sud; Kuandu Museum of Fine Arts, Taipei; Ringling Museum of Art, Sarasota; Harnett Museum of Art, Richmond; Bitforms gallery, New York; Kunsthalle, Berna; SeMA Seoul Museum of Art; Kunstmuseum Liechtenstein, Vaduz; Musée des beaux-arts de Rennes; Centrale for Contemporary Art, Bruxelles; Galerie Denise René, Parigi; Museum Les Champs Libres, Rennes; MNAC Contemporary Art Museum, Bucarest; Beall Center for Art + Technology, Irvine; Museum of Fine Arts, Berna; MSUM Museum of Contemporary Art Metelkova, Lubiana; National Art Museum, Pechino; Museo d’Arte della Svizzera Italiana, LAC, Lugano. Nel 2016 è stato il primo artista invitato da Sennheiser per il Future Audio Artist Program, installando un’opera a Basilea durante Art Basel.
________

NODE è un festival che da otto anni si dedica all’incontro delle arti visive con la musica, le arti performative, il cinema e le nuove tecnologie.
Una manifestazione di grande importanza all’interno del calendario eventi della città grazie al suo carattere unico, capace di attirare in importanti luoghi culturali come la Galleria civica e il Teatro Storchi un pubblico proveniente da tutta Italia per assistere ad anteprime nazionali. Durante il festival la città diventa teatro di installazioni interattive, creazioni di artisti e sound-designer frutto di un’accurata ricerca di opere ed autori provenienti da tutto il mondo riconosciuti tra i più grandi esponenti della sensibilità digitale contemporanea.
La prossima edizione di NODE si terrà dal 9 al 12 novembre 2016.
NODE è una produzione Lemniscata realizzata in collaborazione con fuse* grazie al contributo di Regione Emilia-Romagna, Assessorato alla cultura del Comune di Modena e Galleria civica di Modena.
________

mostra ZIMOUN. 605 prepared dc-motors, cardboard boxes

a cura di Filippo Aldovini

sede Palazzina dei Giardini – corso Canalgrande, Modena

periodo 22 ottobre 2016-5 marzo 2017

organizzazione e produzione Galleria civica di Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
in collaborazione con Associazione Lemniscata e fuse*

evento inaugurale 22 ottobre, ore 18.00, Palazzina dei Giardini

performance multi-canale 22 ottobre, ore 22.00, sala grande di Palazzo Santa Margherita. Solo su prenotazione.

orari mercoledì – venerdì 10.30-13.00 / 15.00-18.00; sabato, domenica e festivi 10.30-18.00; 25 dicembre-1 gennaio 15.00-18.00; chiuso lunedì e martedì

ingresso gratuito

ufficio stampa Galleria civica di Modena – Pomilio Blumm
Irene Guzman | tel. +39 349 1250956 | irene.guzman@comune.modena.it
immagini e comunicati scaricabili al sito della Galleria civica di Modena

ufficio stampa NODE
Salvatore Papa | tel. +39 3391503608 | press@nodefestival.com

informazioni Galleria civica di Modena, corso Canalgrande 103, 41121 Modena
tel. +39 059 2032911/2032940
http://www.galleriacivicadimodena.it

Museo Associato AMACI
 

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Milano. “Poesia di ricerca in Italia”: Angelo Lumelli, ‘bianco è l’istante’

17 sabato Dic 2016

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Biblioteca Sormani; Edizioni del Verri; Michelangelo Coviello; Italo Testa

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Albissola (SV). Opere di Gabriele Gelatti: “Mandala d’oro”, artematematica

16 venerdì Dic 2016

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Circolo degli Artisti; Bruno D'Amore

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Gabriele Gelatti e il mondo aureo dell’artematematica

Quando Leonardo venne a conoscenza dell’idea di rapporto aureo letteralmente impazzì e se ne innamorò perdutamente, tanto che per tutta la vita cercò di approfondirla e di usarla tutte le volte che gli era possibile.

………. La stessa sequenza di stupore e innamoramento fulminò Le Corbusier, quando studiò le meraviglie dei numeri e la presenza di essi in tutti i rapporti estetici, artistici, fisici o naturali……..

……….. Il celeberrimo poeta spagnolo Rafael Alberti dedica  una bellissima poesia a “A la divina proporción”.

La fama dei numeri diventa un’attrazione estetica, una curiosità culturale globale, non necessariamente solo geometrica.

E ciò non solo nell’Atene di Pericle (Fidia), non solo nell’antichità augustea (Vitruvio), non solo nel Rinascimento (Leonardo), non solo nel recente passato (Le Corbusier, Rafael Alberti, Wisława Szymborska), ma anche attualmente.

In questa rete fatta di estetica, di magia, di matematica, di mistero, di stupore, di naturalezza, è finito incagliato Gabriele Gelatti, diversi anni fa. Tanto che la sua vasta produzione artistica è intrisa in modo consapevole di questo fascino numerico.

Dopo aver creato il rettangolo aureo, ideando definizioni opportune l’essere umano ha inventato l’angolo aureo, il triangolo aureo, … e s’è accorto che queste figure hanno una preziosa compostezza lirica estetica e un’incredibile rispondenza con la Natura, con il reale……

………..È vero, Gabriele è famoso anche per le sue costruzioni – composizioni di ciottoli e mosaici, nella realizzazione delle quali riesce a coinvolgere anche studenti della scuola primaria; ma basta guardarli uno per uno e si coglie una musicalità matematica, una melodia, un ritmo che a me ricorda e sussurra le melodie di Béla Bartok che a quel numero si ispirano, o le opere del matematico, musicista e architetto greco francese Iannis Xenakis. Avverto una musica matematica che spiega l’originalità, la compostezza, la geometria incantata di questi ciottoli. Consapevole, inconsapevole? Io sono per la prima risposta, ma che importanza ha?

Ma le opere che più mi attraggono nella produzione di Gabriele sono i mandala, le figure geometriche, le supernovae, le successioni di Fibonacci ………., gli infiniti mondi, gli atomi di luce, di numeri, di tempo, quella stupenda ellisse che ti lascia senza fiato, tutto costruito con un rigore matematico consapevole (questo sì) che ha alla base il leggendario numero di Fidia………

………Gelatti è dunque un artista, nel senso pieno moderno ma classico (non c’è contraddizione) del termine, perché crea, inventa, sogna, realizza opere all’interno di una società nella quale i suoi prodotti si chiamano “arte figurativa”; ma “matematico” nel senso che segue un istinto creativo all’interno di una vena che, da sempre, appartiene al mondo della geometria. Le due componenti sono inscindibili entrambe evidenti, entrambe perseguite e amate con passione. Tanto che si potrebbe usare l’un piano referenziale per interpretare l’atro, in uno scambio continuo con radici mutue che non sorprendono certo me, ma che sorprenderanno molti. Come è necessario fare in opere come “Infiniti mondi”, “Il triangolo più bello”, “Labirinto” o nella spirale di triangoli equilateri. Insisto con quell’opera che si chiama “Perpetual Fibonacci”, tutta matematica, tutta intrisa di rinvii aritmetici, eppure così significativamente estetica.

Corretti i suoi calcoli, adeguate le sue dimostrazioni: convincente il risultato estetico.

Corretta la sua formalizzazione pittorica, adeguate le sue analisi spaziali; convincente il risultato matematico.

dal testo di

Bruno D’Amore (per esteso sul catalogo in mostra)

Cúcuta (Norte de Santander), novembre 2016

 

Caiazzo (CE). “Sugli alberi le foglie”: mostra internazionale di Mail Art

14 mercoledì Dic 2016

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Angela Caporaso; Stefano Busiello; Palazzo Mazziotti; Associazione Anna Jervolino; Orchestra da Camera di Caserta

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Suoni & Visioni

Mostra internazionale di mail art

a cura di Angela Caporaso

 Caiazzo Palazzo Mazziotti

 Video Mostra

Venerdì 16 dicembre ore 19.30

in concomitanza con Electronics Lab

 

Esposizione

Martedì 27 dicembre ore 17.00 – 20.00

Mercoledì 28 dicembre ore 10.00 – 13.00

in concomitanza con ‘900 Lab

 La Mostra è visitabile fino al 5 gennaio 2017

 Orari:

Lunedì ore 15.30 – 19.00

Martedì ore 9.30 – 12.30

Mercoledì ore 15.30 – 19.00

Giovedì ore 9.30 – 12.30

Venerdì ore 9.30 – 12.30

Fin dall’antichità gli esseri umani hanno tratto ispirazione dal mondo vegetale sia per quel che concerne la creazione di forme architettoniche che per gli elementi decorativi ad esse connesse. La colonna egizia per esempio ricorda le foglie di palma, mentre la suddivisione della stessa imita il fascio di palme, e sempre dalla palma stilizzata trae il suo aspetto la colonna greca.  Un bassorilievo di Sippara del sec XI rappresenta appunto una palma adattata a colonna, mentre gli antichi capitelli di Delo, Lesbo e Mitilene ripetono le forme di Sippara (come i più antichi vasi greci).

Nell’ordine corinzio l’imitazione della natura è ancora più evidente grazie al fogliame d’acanto. Secondo Vitruvio l’inventore dell’ordine corinzio fu Callimaco, scultore ed architetto greco ispirato probabilmente dalla vista di un cesto votivo; comunque è solo dopo la sua invenzione che l’acanto assume nelle arti una grande importanza ed è adoperato come elemento decorativo di prim’ordine.

Nell’arte bizantina di ispirazione orientale le foglie di acanto spinoso diventano geometriche e simmetriche e talvolta formano archetti tra loro; nel periodo romanico-lombardo troviamo il capitello a calice di foglie mentre nel gotico, grazie all’asprezza e all’acutezza delle punte, l’acanto spinoso diventa simile all’agrifoglio e al cardo.

Nel Rinascimento invece l’acanto diviene elemento fondamentale in ogni tipo di ornamentazione con foglie larghe, armoniose e flessuose.

Ovviamente in questa breve sintesi, accennando ai vari motivi stilistici ispirati al mondo vegetale non possiamo tralasciare il Liberty; uno stile – detto anche Art Nouveau o Stile Floreale – che si diffuse tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, prima applicato alla decorazione di stoffe e oggetti e poi nel campo dell’architettura.

Nel Liberty, talvolta, i motivi ornamentali si ispirano anche alle foglie di castagno usate singolarmente oppure per formare decorative corone in rilievo.

In questo progetto di mail art è stata posta per l’appunto la foglia di castagno stilizzata come base su cui lavorare.

Una delle caratteristiche principali della mail art è l’internazionalità, ed infatti a questo progetto hanno preso parte artisti provenienti dalla lontana Oceania, dall’America, dall’Asia, dall’Europa, e i seguenti gruppi : i partecipanti al laboratorio d’arte della Evans City Public Library (Pennsylvania – USA) , le detenute del Laboratorio d’Arte del Carcere di San Vittore (Milano – Italia) , le bambine e i bambini della Ludoteca C.E.lu.S. di Scampia e le ragazze e i ragazzi del progetto Io Valgo della Coop. Sociale Occhi Aperti di Scampia (Napoli – Italia), le artiste del Grupo Gralha Azul (Porto Alegre – Brasile ).

documentazione completa : http://www.laselvadeicolori.it/sugli_alberi_le_foglie.html

La mostra è inserita nella XXII edizione dell’ Autunno Musicale/Suoni e Luoghi d’arte.

L’Autunno Musicale è realizzato dall’Associazione Anna Jervolino e dall’Orchestra da Camera di Caserta.

Info: www.autunnomusicale.com – Info@autunnomusicale.com – tel. 0823 361801 / 340 5278597

Matino (LE). Mostra “Oltre il sipario”: Mimmo Tamborrini al MACMA

14 mercoledì Dic 2016

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Salvatore Luperto; Anna Panareo

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Mimmo Tamborrini, con la mostra Oltre il sipario, propone un’esposizione antologica di opere che preludono all’incognito luogo immaginato “oltre il sipario” del mondo fenomenico. Varcando la soglia della realtà, l’artista accede nella dimensione metafisica dell’arte rappresentandone il senso fondamentale attraverso oggetti che esprimono significati simbolici.

Prescindendo dai dati dell’esperienza diretta o della conoscenza sensibile, con i suoi paesaggi, che rievocano un ambiente urbano (piazze, crocevia, edifici isolati, panchine, viandanti e figure pensanti), allude ai misteri che sono oltre il concreto e che aspettano di essere rivelati. Le figure e gli oggetti rappresentati in chiari e diafani spazi, fissati nelle vaghe forme dell’architettura di nuclei urbani, tra le luci e le ombre degli edifici geometrici, attendono, in un’atmosfera d’inquieta solitudine, la rivelazione di un mistero oppure l’accadimento di un imprecisato evento.

Orario mostra:
Giovedì ore 10,00/12,30
Venerdì e sabato 17,00/19,00

Roma. “Chi ha paura della pecora?”. Incontro alla Fondazione Baruchello, Felice Cimatti e Monica D’Onofrio

12 lunedì Dic 2016

Posted by archiviomauriziospatola in Dibattito

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Progetto Start Up

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Chi ha paura della pecora? Martedì 13 dicembre alle ore 18.30, primo appuntamento del ciclo
di incontri organizzato dalla Fondazione Baruchello nell’ambito del progetto Start up Quattro
agenzie per la produzione del possibile
(Adozione della pecora, Earth Exchange, Oggetti anomali,
Produzione di utopie).

 

L’incontro si svolgerà in forma di conversazione tra lo scrittore e docente di filosofia Felice Cimatti
e Monica D’Onofrio, giornalista e autrice della trasmissione Rai Radio3 Suite. A partire dal libro
Filosofia dell’animalità, edito da Laterza, in cui Cimatti si interroga su che forma di vita sia quella
animale, saranno affrontate diverse tematiche nel tentativo di delineare aspetti dell’animalità inclusa
quella dell’uomo.

  

Info
Ingresso libero fino a esaurimento posti

Si consiglia la prenotazione

info@fondazionebaruchello.com

Tel. +39 06 5809482

 

Who is afraid of the sheep? Tuesday 13 December at 6.30 pm the Fondazione Baruchello
will host the first talk within the project Start Up Four Agency for the production of the possible
(Adoption of the Sheep, Earth Exchange, Anomalous Object, Production of Utopias).
The conversation will involve Felice Cimatti, writer and professor of Philosophy, and
Monica D’Onofrio, journalist and director of Rai Radio3 Suite radio show.
Expanding on Professor Cimatti’s book questioning the nature of animal life, titled Filosofia dell’animalità
and published by Laterza, different issues will be addressed with the aim to define the various aspects
of animality, including that of human beings.

Info
Free entrance – subject to seat availability

Reservation Recommended
info@fondazionebaruchello.com
Tel. +39 06 5809482

Fondazione Baruchello

via di Santa Cornelia, 695 – 00188 Roma

via del Vascello, 35 – 00152 Roma

+39 06 3346000

+39 06 5809482

 

Email info@fondazionebaruchello.com

Website fondazionebaruchello.com

Facebook Fondazione Baruchello

Milano. Graphic Art alla Tega Gallery: Giovanni Anceschi, “Possibilità liquide”

09 venerdì Dic 2016

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Alessandro Rosa; Gruppo T; Paolo Fabbri; Luca Cerizza; Azalea Seratoni; Luca Trevisani; Giulia Niccolai

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 GIOVANNI ANCESCHI
POSSIBILITÀ LIQUIDE
A cura di Alessandro Rosa

 Inaugurazione lunedì 12 Dicembre 2016 dalle 18:00 alle 21:00

13 dicembre – 11 febbraio
Dal lunedì al sabato 10:00 – 13:00 | 15:00 – 19:00

La Galleria Tega ha il piacere di presentare Giovanni Anceschi-Possibilità liquide, una mostra personale dedicata ad uno dei protagonisti più eccentrici,versatili e trasversali della scena dell’arte e della comunicazione visiva in Italia dalla fine degli anni Cinquanta.

Giovanni Anceschi (Milano 1939) è da sempre uno dei più attenti sperimentatori, anche attraverso l’uso di tecnologie  avanzate, dei processi  formativi dell’opera d’arte,del design e degli aspetti comunicativi, letti, attraverso riflessioni filosofiche, nel loro divenire, nella fenomenologia e nello sviluppo temporale.

Fondatore del Gruppo T (Anceschi Boriani Colombo Devecchi Varisco) , partecipa alla stagione di mostre ed attività dell’Arte Cinetica e Programmata ed al movimento internazionale delle Nuove Tendenze. L’attenzione al farsi dell’opera è stato sin dagli esordi il centro della ricerca di Anceschi, interessato, attraverso la pratica dell’innovazione dei linguaggi e delle forme espressive, alla creazione di immagini nuove , spesso da condividere con uno spettatore sempre più attore.

In mostra verranno presentate opere storiche, che furono presenti in alcune esposizioni del Gruppo T, come un “Quadro clessidra” con pallini di piombo ed una “Tavola di possibilità liquida” con olio lubrificante colorato, esposte rispettivamente alle mostre Miriorama 1 ed alla personale  Miriorama 5 alla Galleria Pater di Milano nel 1959 e nel 1961.”.

In anni recenti, oltre alla continuazione degli studi e alla formulazione di teorie legate al progetto di una revisione della disciplina del design della comunicazione ,ha sviluppato in Italia ed all’estero progetti d’immagine coordinata, d’exibition design ed alcuni esempi di multimedia, hipermedia e interaction design.In un quadro di Reprogrammed Art, Anceschi ha ripreso idee e progetti di lavori legati agli anni dell’Arte Programmata, rivisitandone alcuni in un’ottica nuova, creandone di inediti, ritrovando sempre risultati ed esiti insperati. Da questo nuovo panorama, la rassegna alla Galleria Tega presenterà una serie di opere inedite recenti quali “Vetroliquido rosso” e “Vetroliquido rosso-verde”con vari tipi di oli lubrificanti, le grandi “Tavole di possibilità liquide” con meccanismo rotante, “Rotoliquid” in acciaio busta in pvc e olio colorato e da ultimo “Percorsi fluidi elicoidali”,riediting di  un’opera complessa esposta a suo tempo alla mostra Miriorama 11, alla Galleria Gruppo N di Padova ed al Cavallino di Venezia nel 1962.  In occasione della mostra verrà presentato un catalogo a cura di Alessandro Rosa con testi di Paolo Fabbri, Luca Cerizza, Azalea Seratoni, Luca Trevisani, Giulia Niccolai.

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Milano. Arte all’LCA Studio Legale: “Epistole” di Franco Guerzoni

09 venerdì Dic 2016

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"Law is art!"; Galleria Marcorossi artecontemporanea

FRANCO GUERZONI
EPISTOLE
LAW IS ART!
10 novembre 2016 – 31 marzo 2017
November 10 – March 31, 2017
LCA Studio Legale
Milano, Via della Moscova 18

La galleria Marcorossi artecontemporanea è lieta di annunciare la presentazione dell’installazione di Franco Guerzoni, Epistole, presso LCA Studio Legale a Milano, via della Moscova 18.
Tematica centrale del progetto, che nasce dalle suggestioni scaturite dallo spazio che lo ospita, ruota attorno alla carta e ai libri: “Il contenitore che li accoglie è un luogo di lavoro, vissuto abitualmente nella sua desiderata funzionalità, un luogo di passaggio di attesa e d’incontro professionale. I lavori esposti, nonostante l’allestimento che ne tenta l’incontro da più punti di osservazione, risultano come corpi apparentemente estranei: Pensieri volanti, che in questo contesto si addomesticano cercando casa”.
E’ una lunga passione quella di Franco Guerzoni per la carta e per i libri che attraversa trasversalmente tutta la storia del suo lavoro, dagli anni Settanta ad oggi, ed è movente ispiratore di un’instancabile ricerca volta a saldare tra loro passato e presente, tradizione e invenzione.
Raffinato cultore di memorie e profondo conoscitore della storia dell’arte, Franco Guerzoni nelle sue opere – dalle fotografie degli anni Settanta, alle carte degli anni Ottanta e Novanta, fino alle opere su tavola e su superfici gessose più recenti – riflette sul passato, sull’idea di un’archeologia “senza restauro”, sugli scavi della memoria e sulla polvere che copre e rivela. Questo suo viaggio nella pittura si è svolto in cicli che hanno preso il nome di: Affreschi (1972), Carte di viaggio (1982), Decorazioni e rovine (1990), Sipari (2001), Antichi tracciati (2006), Iconoclasta (2007), Impossibili restauri (2010) e Strappi d’affresco (2012), per approdare ai più recenti, dove memorie invisibili e sembianze di reperti si fondono sulla parete suggerendo l’idea del bassorilievo.
Negli ultimi anni, in seguito alla riscoperta di un fondo di immagini dei suoi esordi sperimentali, Guerzoni ne rielabora i motivi e le visioni in mostre come Nessun luogo. Da nessuna parte. Viaggi randagi con Luigi Ghirri, alla Triennale di Milano (2014), Archeologie senza restauro, al MAMbo di Bologna (2014) e Fueros, alla Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Modena (2015).

Epistole si colloca all’interno del progetto LAW IS ART! di LCA Studio Legale, un progetto nato dalla passione di alcuni professionisti per l’arte contemporanea, dalla profonda conoscenza del mercato e dalla riconosciuta competenza legale in materia di diritto dell’arte. Nasce anche da una costante ricerca di espressione autentica, valore che l’arte incarna per sua natura. Dopo aver ospitato le opere della collezione ACACIA, di Tatiana Trouvè, Letizia Cariello, Chiara Camoni e Botto e Bruno, ora la Project Room di LCA accoglierà dunque il frutto della ricerca artistica di Franco Guerzoni, accettando la rovina del tempo quasi come fosse “una grande carta da parati”, mentre la libreria all’ingresso si arricchirà di una serie di carte realizzate per l’occasione.
L’impegno di LCA nella promozione dell’arte al di fuori dei circuiti tradizionali si inserisce in una nuova identità di Studio, non più concepito come luogo di lavoro tradizionale incentrato su codici e articoli di legge, ma come luogo di confronto e incontro in cui l’arte si svela, prende forma e stimola la creatività e l’innovazione.

Epistola
2013
rame dorato su tavola di scagliola
38 x 18 cm

Epistola, 2010
polvere di quarzo, scagliola e rame dorato su tavola
150 x 100 cm

Marcorossi artecontemporanea is delighted to announce the presentation of Franco Guerzoni’s project Epistole, on Wednesday, November 9, at LCA Studio Legale in Milan, via della Moscova 18, in which the artist draws his inspiration from the space that contains the work of art, along with the old passion for paper and books that has characterised his entire career since the seventies and inspires his tireless attempts to balance past and present, tradition and invention. Epistole is a project conceived and designed for LCA, which will interact with the people who live, work and spend time in the studio for several months.
Franco Guerzoni is a refined cultivator of memories with a profound knowledge of art history. In his works, from the photographs of the seventies to the works on paper of the eighties and nineties and his more recent works on wood and chalky surfaces, we can always see the inspiration based on reflection on the past, archaeology “without restoration”, digging into memory and the dust that covers and reveals it.
This voyage through painting takes place in cycles, with the names Affreschi (1972), Carte di viaggio (1982), Decorazioni e rovine (1990), Sipari (2001), Antichi tracciati (2006), Iconoclasta (2007), Impossibili restauri (2010) and Strappi d’affresco (2012), leading up to the most recent cycles in which invisible memories and forms of artefacts blend into the wall, suggesting the idea of bas-relief. More recently, following the rediscovery of a series of images from his experimental beginnings, Guerzoni has reworked the motif and visions appearing in them in shows such as Nessun luogo. Da nessuna parte. Viaggi randagi con Luigi Ghirri at Triennale di Milano in 2014, Archeologie senza restauro at MAMbo in Bologna in 2014, and Fueros, Galleria Civica d’Arte Contemporanea in Modena in 2015.

The project LAW IS ART was born from the passion of some of LCA’s professionals for the art world, in particular the contemporary art, from the deep knowledge of the peculiarities of the art market and from the recognized legal expertise in the art law sector. It was also born from a strong commitment to sustain innovation in the art field, endorse human creativity and promote art outside traditional circuits, and from the recognition of art as cultural investment and personal and social enrichment source.

Bio Franco Guerzoni
Download comunicato stampa
Download press release

Per visitare l’installazione Epistole presso LCA Studio Legale
si prega di contattare la galleria per appuntamento

For visiting the installation Epistole at LCA Studio Legale
please contact the gallery

tel. +39 02795483

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